Il restauro di Palazzo Fava a Bologna: un approccio interdisciplinare
Palazzo Fava è uno degli edifici storici bolognesi di maggiore pregio. Il palazzo è un articolato complesso architettonico in cui si intrecciano piani e corpi diversi che conservano apparati decorativi di notevole pregio. In particolare il piano nobile presenta cicli di affreschi di elevato rilievo artistico e importanza storica, realizzati da Annibale, Ludovico e Agostino Carracci e dalla loro scuola. Il delicato e articolato restauro ha riguardato le superfici decorate e gli apparati lapidei e in stucco, presenti sia all’interno che all’esterno dello storico palazzo. La parte più rilevante dei lavori si è concentrata nel piano nobile, impreziosito dagli elaborati soffitti lignei e dai cicli di affreschi.
La complessità dell’intervento, ha richiesto il confluire della competenza di professionisti con maturata esperienza nei diversi ambiti della conservazione, per conseguire un risultato d’eccellenza. Interpretati e valutati gli esiti delle indagini stratigrafiche e diagnostiche preliminari, le soluzioni legate alle singole fasi di restauro sono state valutate in accordo con la Direzione dei Lavori. In particolare per il restauro delle pitture murali è stato messo a punto un protocollo di intervento dai restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure, coadiuvato dalle analisi diagnostiche realizzate presso il laboratorio scientifico dell’Istituto.
Prima dell’intervento le decorazioni erano offuscate e appiattite dai depositi di polvere e dall’alterazione di materiali sovrammessi nel corso di interventi di restauro pregressi, come ridipinture e sostanze filmogene di varia natura. Le pitture erano interessate da fenomeni di decoesione e distacco degli intonaci preparatori e del colore a causa di infiltrazioni pregresse. Sia sulle pitture murali che sui soffitti lignei sono state sanate situazioni di notevole degrado che avevano compromesso la leggibilità di estese aree decorate e causato la perdita di cospicui brani pittorici. Il restauro ha permesso il recupero dei raffinati valori cromatici e il ripristino delle corrette condizioni conservative delle opere.
Il risultato che possiamo ammirare oggi è anche il frutto della concertazione fra la direzione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna.
Il restauro di Palazzo Fava è stato condotto per la Fondazione CARISBO – Genus Bononiae da il Consorzio del Restauro
10 Agosto 2016
Restauro